RECENSIONI
Kendrick Lamar – GNX (2024, pgLang) La vittoria di Donald Trump alle ultime elezioni statunitensi segna il tramonto di uno storytelling ossessionato dalla coerenza narrativa e apre le porte a un’era dominata dall’imprevedibilità. Mentre l’appello costante di Kamala Harris a difendere la democrazia si scontrava con i comizi-spettacolo del magnate
Jamie xx – In Waves (Young, 2024) A nove anni dal sorprendente In Colour, Jamie xx ritorna con In Waves, un album che spazia con intelligenza dall’elettronica da club al pop sofisticato, integrando sapientemente sample R&B e soul degli anni Settanta e Ottanta. Questo lavoro non solo conferma l’eclettismo dell’artista
La recensione del nuovo album di Fred again.. ten days, progetto che segue la trilogia degli Actual Life e la rimescola con quanto imparato dalla recente collaborazione con Brian Eno
"How high can a bird ever fly?" si chiede Sampha. La risposta è tutta nell'ultimo album Lahai: un'esplosione creativa di un artista speciale.
Romy sperimenta nel suo primo disco da solista dopo il successo planetario avuto con gli xx con un disco leggero, intimo e ballabile
A 5 anni di distanza da Astroworld e dopo un'infinita attesa dall'annuncio, Utopia è tra le nostre mani, ma non riesce a convincere a pieno
L'amore negli album di oggi è come il prezzemolo: è dappertutto. Però, The Japanese House potrebbe aver trovato il modo per renderlo speciale.
L’oro fa capolino nella copertina di Green to Gold, riempiendo gli spazi lasciati liberi dall’enorme figura di un albero verde smeraldo che si staglia davanti ai nostri occhi: il tronco grosso, i rami folti, la luce che passa solo alla base o attraverso qualche spiraglio della chioma. Balena alla mente,
Matt Berninger è invecchiato. Nel fisico, con gli occhiali da vista a cerchiare quegli occhi azzurri penetranti come una radiografia, la stempiatura che si allunga su una fronte un tempo ricoperta di ricci biondi, l’assenza dell’iconica bottiglia sul palco. Nello spirito, con il tono della voce dimesso, quasi arrendevole; le
Formare un supergruppo è una scommessa a perdere, ma Phoebe Bridgers, Lucy Dacus e Julien Baker non sembrano essere state avvisate della cosa.
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