Romy con “Mid Air” ci ricorda che è bello avere la testa tra le nuvole

Romy - Mid Air (2023, Young)
Romy - Mid Air (2023, Young)

È il 2013, il mondo si è finalmente reso conto che la profezia Maya fosse nient’altro che una fregatura e per le televisioni di tutta Italia passava incessantemente una pubblicità di quei meravigliosi cioccolatini che sono i Ferrero Rocher, con una musica in sottofondo che senza saperlo sarebbe diventata “la canzone di quella pubblicità” per un’intera nazione, nonostante fosse uscita ben 4 anni prima.

La canzone chiamata semplicemente Intro era di un trio londinese composto da Oliver Sim, Jamie Smith e Romy Madley Croft che stava rivoluzionando il concetto di rock band in quegli anni: gli xx. Tre ragazzi che con solo tre album in quasi 20 anni hanno creato un culto sull’iconica x che è presente in ogni copertina dei loro prodotti.

Ma da I See You pubblicato nell’ormai lontano 2017 i tre hanno “congelato” il progetto di gruppo, iniziando a seguire ciascuno il proprio percorso solista. Abbiamo visto collaborazioni su collaborazioni di Jamie sotto lo pseudonimo di Jamie xx e con l’album In Colour pubblicato già nel 2015, che col tempo è diventato una pietra miliare della musica elettronica contemporanea; abbiamo visto Oliver Sim pubblicare giusto l’anno scorso Hideous Bastard, un album con meno inflessioni elettroniche e con uno sguardo più intimo verso la vita dello stesso cantante.

All’appello mancava solo Romy, che nel 2020 fece uscire il singolo Lifetime che già suonava da presagio per l’album che ci troviamo oggi per le mani. Già, perché Mid Air è finalmente uscito, dopo mesi e mesi di singoli che facevano da teaser per il progetto completo.

Ci troviamo davanti ad un prodotto che, rispetto ai corrispettivi dei compagni di band, sfocia più verso la dance music di cui si sta iniziando a riempire il panorama britannico, e infatti troviamo in produzione pezzi da novanta del settore come Fred Again.. (qui trovi il mio racconto del suo concerto al Primavera Sound) e Stuart Price, produttore negli anni di artisti del calibro di Madonna, Dua Lipa, New Order, The Killers, Rina Sawayama e Pet Shop Boys, e la presenza saltuaria dello stesso Jamie xx in Enjoy Your Life e Avalon Emerson in chiusura con She’s On My Mind.

Ma il disco com’è?

Ottime premesse che si traducono poi in un album ben fatto, a partire da Loveher, un brano che parla di un amore a tinte queer e che musicalmente è un magnifico crescendo di elementi, partendo da un timido e quasi sussurrato «Can you turn it up a bit more? Thank you» di Romy diretto probabilmente a Fred Again.. e trasformandosi infine nella perfetta canzone da avere in cuffia di notte a luci spente.

Weightless è un pezzo che urla Actual Life di Fred da tutte le parti, e il titolo stesso riesce a rendere l’idea che si ha sentendolo, dando all’ascoltatore la sensazione di fluttuare nel vuoto grazie ai reverb che sviluppandosi danno quella magica sensazione di sogno onirico.

Continua la leggerezza in The Sea che però perde un po’ di mordente rispetto alla canzone precedente e risulta abbastanza dimenticabile. Rimedia in parte l’energia di One Last Try che, pur non brillando da nessuna parte, riesce a riportare in carreggiata il flow dell’album.

La piccola transizione di 30 secondi DMC ci porta al singolo di punta dell’album Strong, ormai in rotazione in tutti i club del mondo. Un brano che ho trovato perfettamente equilibrato tra profondità, spensieratezza e le cosiddette “good vibes” ricche di energia estiva, in grado di accontentare qualsiasi palato senza risultare troppo scialbo.

Twice e Did I una dopo l’altra danno la sensazione di essere state concepite insieme, riprendendo il senso di occlusione dato in parte da Strong e ampliandolo, dandogli forza nell’esperienza complessiva dell’album. Per farci capire, sono due pezzi perfetti da ascoltare in autoradio la sera in un lungo viaggio di ritorno in autostrada.

My mother says to me…

Il disco volge quindi alla sua parte conclusiva con un pezzo diviso in due parti, con l’introduzione da cui l’album prende il titolo Mid Air affidata alla magnifica voce di Beverly Glenn-Copeland che sfuma per diventare l’inizio di Enjoy Your Life, il brano più rappresentativo del concetto che sta alla base di questo primo album solista di Romy: nonostante la vita ti porti in situazioni di forte pesantezza e stress, la cantante degli xx ricorda a sé stessa di affrontare questi momenti con più leggerezza, assaporando ciò che di buono ha questo mondo e cercando di goderselo a pieno. Un concetto magari troppo semplice e frivolo per alcuni, ma musica come quella di Mid Air aiuta a togliere complessità alla vita di tutti i giorni e per questo lo trovo azzeccato.

She’s On My Mind chiude il cerchio iniziato a tracciare da Loveher con una canzone che a tratti ricorda lo stile degli ABBA ed è perfetta per farti venire voglia di iniziare l’album di nuovo e ripercorrere tutto quello che gli ultimi 34 minuti di vita ti hanno offerto di buono.

Musica leggera, pensieri rarefatti e un grande sorriso stampato in faccia dopo averlo finito: tutto questo è stato in grado di offrirmi Mid Air in questi ultimi giorni d’estate, dove tutto sembra essere più difficile e pesante, dove il ritorno ad una routine sana sembra un ostacolo insormontabile. Ce n’era bisogno, Romy.

VOTO: 8/10

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