Classic Review: The Radio Dept. – Lesser Matters

Alcune volte decido l’album da recensire giorni prima, mi carico di informazioni e opinioni a riguardo e sputo tutto in questo file Word che poi copio e incollo su Telegram e Instagram (e ora sul sito). Altre volte come nel caso di questa recensione è come se fossi bloccato, non so a quale album dare la precedenza e finisco con il guardare qualche mia playlist e lasciarmi ispirare dal momento. Penso che Lesser Matters sia l’album giusto da consigliare e recensire ora, un po’ perché si sposa bene con il clima autunnale e la sensazione un po’ malinconica dell’estate che ormai ci ha salutati, un bell’album dream pop da sentire sotto le coperte è tutto quello che ci serve in questi casi. Burrasca Un ultimo disclaimer: di solito non lo specifico, ma credo davvero sia importante che questo album vada ascoltato dall’inizio alla fine nell’ordine scelto dagli autori per rispettare l’anima che hanno scelto di donargli. Così partiamo anche noi da Too Soon che apre l’album: una opener perfetta capace di rilassare i toni per prepararci al viaggio. Subito dopo abbiamo una contrapposizione della tranquillità appena citata: Where Damage Isn’t Already Done (nonostante quello che potrebbe dirci il titolo dai toni quasi depressi) è senza dubbio il brano più movimentato e ricco di vitalità, soprattutto nel chorus. Parlerei di ogni brano perché ogni canzone meriterebbe un momento per essere discussa, ma non voglio dilungarmi troppo in queste recensioni. Quindi andiamo un po’ avanti passando per Bus e arrivando a 1995, senza dubbio il brano più toccante e nostalgico dal mio punto di vista. Uso spesso termini come “nostalgia” e “malinconia” perché sono elementi fondanti per caratterizzare lo spirito del genere a cui questo album appartiene; chi ascolta dream pop cerca questo tipo di cose ed è positivissimo che ci siano in questa quantità. Un altro highlight (ci tengo a sottolinearlo) DAI TONI NOSTALGICI è Strange Things Will Happen, un brano più delicato e fragile degli altri caratterizzato da una voce principale femminile che sentiremo solo qui nell’album.  Come detto sopra, in contrapposizione con il titolo abbiamo tantissimi elementi degni di nota e di plauso da parte mia. Sto scoprendo proprio in questi giorni la loro musica, ma volevo partire a raccontarli proprio da qua. Consigliato solo per un momento che considererete giusto, non è quel tipo di ascolto da fare alla leggera. Matteo Russo VOTO

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